sabato 13 aprile 2019

Questione CSS nei cementifici: i comitati di Calusco replicano a Italcementi



Ospitiamo il comunicato stampa (in risposta a quello di Italcementi, subito pubblicato...) che è stato inviato alcuni giorni fa dal comitato La Nostra Aria e dalla rete Rifiuti Zero Lombardia (alla quale abbiamo aderito anche noi come 5rZeroSprechi) alle redazioni dei principali quotidiani della zona e che, a parte Merateonline (che ringraziamo), non ha trovato, per ora, alcuno spazio su edizioni cartacee.


Ringraziamo Italcementi per le informazioni date e vorremmo rispondere al comunicato stampa mettendo al corrente la società stessa, oltre ai cittadini, dei dubbi che nascono leggendo tali informazioni.

Si cita il territorio, che tutti sappiamo essere sotto fortissima pressione di inquinanti derivanti da fonti industriali (una quantità inverosimile di inceneritori, aziende chimiche, automobili e trasporto pesante etc.): visto che, come dai documenti da noi depositati in Conferenza dei Servizi prov. BG, con l'introduzione ANCHE DI UNA PICCOLA QUANTITA' rifiuti nel cementificio si avverte un AUMENTO degli inquinanti al camino (soprattutto metalli pesanti, dannosi e bioaccumulabili, figuriamoci quando i rifiuti verranno triplicati), per questi motivi CHIEDIAMO FORTEMENTE che questo aumento non avvenga. Inoltre puntualizziamo sul fatto che, per via della bassa efficienza dei rifiuti nel ciclo di combustione, i combustibili tradizionali saranno in buona parte mantenuti con un AUMENTO COMPLESSIVO dei materiali bruciati e conseguenti emissioni. E' doveroso inoltre puntualizzare sul fatto che, nel caso dei cementifici, le ceneri di risulta dalla combustione (normalmente classificate come pericolose per la salute) vengono inglobate nel cemento prodotto poi rivenduto sul mercato. Il tutto senza alcun confronto con la normativa Reach, competente in merito all'autorizzazione di nuove sostanze create dalla produzione industriale. Sempre sul tema del "territorio", non ci è ben chiaro quanti e quali controlli garantiscano l'adeguata qualità e certezza di "provenienza" dal territorio dei rifiuti che verranno introdotti nel forno.

Vero è che siamo "sommersi" dai rifiuti, ma vero anche che, grazie alla condivisibile strategia rifiuti zero stanno già diminuendo e in breve tempo diminuiranno ancora (vedere le numerose realtà plastic free che stanno nascendo velocemente e le amministrazioni che adottano tariffazioni puntuali), lasciamo fare quel  "lavoro residuo" agli inceneritori che, a parità di rifiuti introdotti inquinano 10 VOLTE MENO rispetto ad un cementificio. Rimarchiamo,  a margine del concetto, che sul nostro territorio insistono già 4 inceneritori in un raggio di meno di 30 km. da Calusco che trattano 400.000 ton./anno di rifiuti IN PIU' DEL NECESSARIO e quindi, sempre parlando del nostro territorio, anche questi andrebbero limitati...

Si parla di Europa, ma con un concetto vecchio e oramai sorpassato: la nuova strategia Europea si è resa conto di quanto sia FALSO il concetto di Waste To Energy  e dei rischi che comporta, uscendo addirittura con un documento di strategia comunitaria (http://ec.europa.eu/environment/circular-economy/pdf/plastics-strategy.pdf) che indica nello specifico la combustione della sola plastica come causa dell'aumento globale di CO2 (climalterante!!) pari a 400 milioni di tonnellate all'anno! Quello che serve è investire in nuove aziende  in grado di gestire il RICICLO della materia, che attualmente sono TOTALMENTE DISINCENTIVATE in quanto troppi quattrini pubblici vengono ancora ingiustamente donati a chi si occupa di combustione dei rifiuti (e crea ulteriore rifiuto pericoloso...).

L'attenzione al territorio passa soprattutto attraverso la cura dell'impiantistica e l'aggiornamento dei presidi ambientali posti nel ciclo produttivo: filtrazione dell'aria e dell'acqua. Sappiamo che la cementeria è perfettamente dotata di quanto richiesto a termini di legge, ma sappiamo anche che ci sono impianti simili (della stessa società) ben più performanti e che non utilizzano rifiuti: la cementeria di Mazzano Rezzato, in accordo con gli amministratori locali che a suo tempo si sono fatti carico di questa richiesta, dispone di un sistema aggiuntivo di riduzione delle emissioni che permette di garantire minori emissioni al camino. Nel corso degli ultimi 15 anni, quali miglioramenti impiantistici ha realizzato la cementeria di Calusco d'Adda sulla filtrazione dell'aria e delle acque? Ovviamente oltre alle manutenzioni ordinarie. Noi non possiamo avere informazioni in merito, ma la società può informare sciogliendo questi dubbi. Ci attendiamo che tali sistemi siano ammodernati periodicamente allo scopo di raggiungere performance sempre migliori.

Questa le nostre opinioni che poniamo all'attenzione di tutti e della società stessa per una valutazione collettiva.
Comitato La Nostra Aria - Rete Rifiuti Zero Lombardia

Nessun commento:

Posta un commento