Ennesimo insertone scientifico su La repubblica a favore degli inceneritori!
Le premesse sono lodevoli: “L’energia che ogni anno viene buttata via nelle discariche è dell’ordine di 2 milioni di tonnellate (equivalenti ad altrettanto petrolio) e, visto che il prezzo dell’energia è intorno ai 450 euro per tonnellata, lo spreco è di 0,9 miliardi di euro all’anno. Un Paese moderno come l’Italia, con la più alta dipendenza da importazioni energetiche dall’estero non si può permettere tutto questo”.
Quindi, che fare? Semplice: prendere esempio dai paesi del Nord Europa (che non sanno più dove andare a prendere rifiuti da bruciare, ma non fa niente, è un dettaglio...) anzi, da Brescia, e costruire tanti nuovissimi e luccicanti “termovalorizzatori” che, badate bene, si precisa subito “non sono i vecchi inceneritori” che non recuperavano l’energia.
Fa niente se la resa energetica di un “termovalorizzatore” è del 25%, fa niente se su 100 tonnellate di rifiuti inceneriti, 30 dovranno finire in discariche speciali per rifiuti altamente tossici, fa niente se ogni tanto c’è qualche (ovviamente non voluta) emissione di sostanze tossiche tipo diossine, furani, metalli pesanti e pcb sopra i limiti “consentiti dalla legge”, fa niente se chi abita vicino a queste grandi stufe si ammala di più di chi non vi abita vicino, fa niente se creare una vera economia circolare, dove il 100% del materiale raccolto e riciclato porterebbe ad un aumento di occupazione e ad un maggior risparmio economico...
Insomma, è la scienza che corre in soccorso dell’ambiente 😨 E poi le “emergenze”, visto che tra 2 anni “le discariche saranno sature” è “ovvio” che vanno risolte costruendo impianti che necessitano di 6/7 anni per essere realizzati...
P.S. E per fortuna “che la produzione del cemento è crollata” altrimenti si potrebbero usare anche i cementifici per smaltire un po’ di rifiuti al posto del carbone.
Nessun commento:
Posta un commento