lunedì 29 maggio 2017

Rifiuti: problema o risorsa? Ecco cosa si è detto



Le riprese della serata di venerdì a Dalmine in cui, grazie al patrocinio della Città di Dalmine, abbiamo provato a rispondere, con il prezioso contributo di tre autorevoli relatori [Enzo Favoino, Marco Caldiroli e Claudia Terzi] che hanno riportato normative, dati e numeri reali, alla domanda: i rifiuti sono un problema o una risorsa?
Per tutti coloro che non sono riusciti a venire e volessero ascoltare le importanti cose che sono state dette, da cui partire per arrivare a Rifiuti Zero.





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Venerdì 26 maggio alle ore 20.45 a Dalmine (BG), presso la Sala Consiliare di Piazza della Libertà 1, si è svolto l’evento “RIFIUTI: PROBLEMA O RISORSA?”, che ha visto come relatori personaggi di primo piano a livello nazionale e internazionale nella gestione dei rifiuti e negli studi ad essa legati, nonché la partecipazione dell’Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, Claudia Terzi.
La conferenza è stata promossa dall’Associazione 5R Zero Sprechi, in collaborazione con Liberaidee.

L’Associazione  5R Zero Sprechi si costituisce nel 2016 su iniziativa di cittadini di diverse province lombarde già attivi a livello locale nella promozione della Strategia Rifiuti Zero.
Obiettivo dell’associazione è promuovere la sostenibilità e 5 buone pratiche identificate nelle 5 “R”: Riduzione, Riuso, Riparazione, Riciclo e Recupero. Buone pratiche che, applicate nel quotidiano, sia su piccola sia su grande scala, portano all’affermazione di un'economia circolare a zero sprechi.
L’associazione si dedica prevalentemente alla promozione di serate informative sulla Strategia Rifiuti Zero, organizza incontri nelle scuole e supporta le amministrazioni comunali per orientarle alla tariffa puntuale; effettua analisi merceologiche, fornisce assistenza alla separazione dei rifiuti (attuata mediante un “Rifiutologo”), allestisce Ecopoint e Infopoint durante feste di paese, sagre e manifestazioni, ed effettua attività di recupero di rifiuti abbandonati.

L’evento di venerdì sera è nato come occasione di confronto in un momento in cui la questione dei rifiuti e della loro gestione è alla ribalta nella cronaca nazionale e si prefigura come un problema di difficile soluzione.

Mentre l’Europa si muove sempre più nella direzione di un’economia circolare, ponendosi ambiziosi obiettivi di riciclo e riduzione del rifiuto agli Stati membri, in Italia, nei fatti, si opta spesso per soluzioni a breve termine e poco lungimiranti, che non sembrano risolvere la questione alla radice.
Ricordiamo che la Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di impianti di incenerimento rifiuti: se ne contano 13 solo per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La sovra-capacità di incenerimento degli impianti lombardi è stata d’altronde constatata dallo stesso Consiglio Regionale, quando, a fine 2013,  approvò una risoluzione che impegnava la Giunta regionale a definire un piano di dismissione degli inceneritori lombardi a partire dai più obsoleti.
Tante sono inoltre le contraddizioni. L’articolo 35 del Decreto Sblocca Italia e il conseguente decreto attuativo ne sono un esempio: la costruzione di nuovi impianti di incenerimento rifiuti viene ventilata come soluzione allo smaltimento sulla base di una programmazione che non tiene conto degli obiettivi di riduzione europei e quindi di un’evoluzione virtuosa del sistema della gestione dei rifiuti. Sempre l’articolo 35 dello Sblocca Italia, istituendo la possibilità di incenerire i rifiuti urbani provenienti da altre regioni e quindi “scavalcando” l’autonomia programmatica regionale, scoraggia le pratiche virtuose locali.
Tutta la tematica necessita, quindi, di un approfondimento e del vaglio di tutte le opzioni disponibili, in un onesto e aperto scambio di idee.

Nel corso della conferenza Enzo Favoino, ricercatore della Scuola Agraria del Parco di Monza e Coordinatore Scientifico di Zero Waste Europe, ci ha parlato degli obiettivi europei e del significato di “economia circolare”, con le potenzialità che offre.
Marco Caldiroli, Vice Presidente di Medicina Democratica, si è soffermato invece sugli aspetti tecnici legati all’incenerimento dei rifiuti e sui conseguenti rischi sanitari, ancora poco conosciuti e approfonditi nel nostro Paese.
Infine, l’assessore Claudia Terzi  ha presentato la situazione locale.

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Claudia Terzi, Assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, laureata in Giurisprudenza. Avvocato, ha conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione forense in prima sessione presso la Corte d'Appello di Brescia. Ha svolto attività presso alcuni studi legali, specializzandosi nel settore del diritto civile, diritto societario e di famiglia e dal 2004 è diventata titolare del suo studio legale, dove si occupa delle medesime materie.
È stata sindaco del Comune di Dalmine dal 2009 al 2013. Precedentemente  è stata  consigliere  comunale  (2004-2009),  presidente dell'Associazione Donne Lombarde di Bergamo e Provincia (2002-2006), segretario della circoscrizione 22 di Bergamo della Lega Nord (2003-2009) e membro del Comitato Tecnico Consultivo per le Nomine della Regione Lombardia (dal 2010).

Enzo Favoino opera dal 1990 in qualità di tecnico e ricercatore presso la Scuola Agraria del Parco di Monza, un centro di ricerca che ha avuto un ruolo fondamentale in Italia ed Europa per lo sviluppo ed il consolidamento delle pratiche di raccolta differenziata, riciclaggio, compostaggio, riduzione. Assieme ai colleghi, ha progettato, realizzato e coordinato diversi programmi operativi nel settore della gestione sostenibile dei rifiuti, sviluppando strategie innovative per l’organizzazione dei circuiti di raccolta.
Da tempo ha portato le competenze e conoscenze sviluppate anche in ambito internazionale, operando per la definizione di strategie di sostenibilità, la realizzazione di circuiti pilota di raccolta differenziata e compostaggio, la definizione della legislazione di settore, la formazione di tecnici e decisori. E’ tra i fondatori dell’ECN (European Compost Network) ed è attualmente il coordinatore del Comitato Scientifico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero. Per il ruolo innovatore nei sistemi di raccolta differenziata e riciclaggio, nel 2007 Favoino è stato inserito tra i 50 “Pionieri del Riciclo” scelti a livello nazionale, ricevendo il relativo premio.

Marco Caldiroli vicepresidente di Medicina Democratica, ha svolto numerose attività di consulenza per procedure di VIA e di AIA di vari inceneritori, autore di una cinquantina di studi di impatto ambientale a domande di  AIA per conto di comitati locali per impianti di trattamento e incenerimento rifiuti, cementifici, impianti chimici, centrali termoelettriche e discariche. Ha partecipato quale relatore al Workshop on the Seveso III Directive presso il Parlamento Europeo a Bruxelles.
  

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