martedì 11 luglio 2017

Marcia dei 5 camini: non bruciamo il nostro futuro!



Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato alla Marcia dei 5 Camini svoltasi sabato 1° luglio a Calusco d'Adda e anche tutti coloro che, pur non avendo potuto partecipare, ci hanno aiutato e sostenuto!



Non bruciamo il Nostro Futuro!

lunedì 10 luglio 2017

Il nostro Ecopoint al Crazy Cow Fest

Anche quest'anno, come ormai tradizione, durante il Crazy Cow Fest di Paderno Franciacorta eravamo presenti con il nostro consueto Ecopoint, il modo migliore che ci sia, durante una festa con centinaia di persone, per fare nel migliore dei modi la raccolta differenziata.

Dal 6 al 9 luglio, Michele, Mauro e Franco e tutti gli altri volontari hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che fare una ecofesta è veramente un gioco da ragazzi.




E per restare all'ambito ludico, non poteva certo mancare l'area del Riciclo quiz, dove chiunque ha potuto mettere alla prova le proprie conoscenze su "come si fa la raccolta differenziata" e toccare con mano i vari rifiuti con cui, quotidianamente, abbiamo a che fare. 
E scoprire così che, a conti fatti, quelli che finiscono nel bidone del secco residuo sono pochini davvero. Perché, come ci piace ripetere tutte le volte che ne abbiamo l'occasione, i rifiuti non esistono!




domenica 2 luglio 2017

Marcia dei 5 camini a Calusco: 5R Zero Sprechi presente!


Sabato 1° luglio alcuni attivisti della nostra associazione hanno preso parte alla Marcia dei 5 camini, organizzata dal Comitato La Nostra aria  e da Rete Rifiuti Zero Lombardia che da anni si battono per ottenere una analisi epidemiologica "super partes" per valutare il reale impatto inquinante per la salute e l'ambiente circostante, di fronte alla richiesta del cementificio Italcementi di passare, dalle attuali 30 mila tonnellate di CSS (combustibile solido secondario, ossia lastica, gomme e pneumatici) a ben 110 mila tonnelate.
Oltre ai comitati di Calusco, hanno preso parte vari comitati e associazioni, in "rappresentanza" degli incenertori di Valmadrera, Filago, Trezzo sull'Adda e Dalmine, 4 inceneritori più un cementificio che brucianoogni anno, oltre 650 mila tonnellate di riifiuti.
Questo di seguito il nostro breve contributo, letto da Giorgio, alla quarta postazione, quella dell'inceneritore della Rea di Dalmine.




"A Dalmine, l’inceneritore della REA è stato inaugurato nel 2001. Da allora, ogni anno, per 8.200 ore, incenerisce 151.000 tonnellate di rifiuti.
Qualcuno vi avrà detto che gli inceneritori sono “un male necessario” perché altrimenti si dovrebbero riaprire le discariche. Ebbene, a costoro ricordiamo che, ogni anno, l’inceneritore di Dalmine produce ben 35.000 tonnellate di ceneri altamente tossiche, che devono poi essere conferite in discariche speciali.
Qualche giorno fa, è comparso un articolo su un quotidiano locale che, nel descrivere la nostra iniziativa di oggi, ci ha definiti “i comitati del no”. Sicuramente chi è qui oggi condivide l’idea che gli inceneritori, sia quelli veri, come quello di Dalmine, sia quelli camuffati da cementifici, come quello di Calusco, siano pericolosi per la salute e per l’ambiente. Ma noi dell’Associazione 5R Zero Sprechi non vogliamo tediarvi con dati sanitari; sono ormai innumerevoli gli studi condotti da autorevoli medici e scienziati (dall’ISDE a Medicina Democratica) che stabiliscono senza ombra di dubbio la “scarsa salubrità” degli inceneritori, responsabili di rilasciare nell’ambiente diossine, furani, metalli pesanti e pbc.
Il nostro no agli inceneritori non si ferma qui. Esiste un’alternativa reale e concreta all’incenerimento dei rifiuti. Questa alternativa si chiama Rifiuti Zero, una strategia basata su tante piccole buone pratiche che se, attuata da ciascuno di noi, porterebbe ad una riduzione dei rifiuti da portare a incenerimento. E introdurre la Tariffa Puntuale come metodo per fare la raccolta differenziata, come è stato fatto anche qui nella bergamasca in qualche comune, è un sistema infallibile per ridurre i rifiuti. A Boltiere, per esempio, prima dell’introduzione della Tariffa Puntuale ogni cittadino produceva ogni anno circa 180 kg di secco residuo, con una raccolta differenziata del 58%.
Con l’introduzione di un semplice bidoncino dotato di microchip, si è passati così all’82% di Raccolta Differenziata, riducendo inoltre la Tari di oltre 120.000 euro, il 21% in meno dei 580 mila euro preventivati e producendo un terzo del secco che veniva prodotto prima.
Questa riduzione del secco, meno di 60 kg all'anno per abitante, ha avuto come conseguenza l’aumento degli altri materiali, primi tra tutti la plastica e la carta, materiali che sono stati avviati a riciclo e che invece prima, come avviene in quasi tutti i nostri comuni qui vicino, finivano nel secco residuo e quindi in un inceneritore.
Certo, si può fare meglio, ma questo è un importante primo passo. E di piccoli passi verso Rifiuti Zero ce ne sono tanti altri, come quello di utilizzare detersivi alla spina e fare uso delle casette dell’acqua per ridurre la quantità di rifiuti, come realizzare dei centri di riparazione e di riuso per dare nuova vita a tanti oggetti che altrimenti verrebbero buttati via.
Insomma, se vogliamo spegnere gli inceneritori, abbiamo solo una strada da percorrere, quella di Rifiuti Zero!"
Associazione 5R Zero Sprechi

Un grazie, in particolare, a Michele, giunto sino da Brescia per fare "servizio d'ordine", a Elisa, per aver "colorato" e portato a spasso per le vie di Calusco il camino della Rea [permetteteci, decisamente il più bello di tutti ;-) ] e a Tania e Federico per aver allestito e smontato il nostro gazebo.
E ricordate: Non Bruciamo Il Nostro Futuro!