lunedì 29 maggio 2017

Le ecoballe sulle calotte della Val Trompia




Leggendo questo articolo qui sopra, apparso nei giorni scorsi su un quotidiano bresciano, un qualsiasi cittadino penserà che la calotta sia l'ultimissimo ritrovato tecnologico inventato dai gestori della raccolta differenziata e messo a disposizione della comunità per risolvere il problema dei rifiuti.
Invitiamo tutti i lettori a rispondere a questa domanda: sapete quanti sono in Lombardia i comuni che hanno adottato la calotta? 

Ecco, sappiate che su 10 milioni circa di abitanti in Lombardia, 9 milioni e mezzo hanno adottato il sistema Porta a porta, molti dei quali con la cosiddetta Tariffa Puntuale.
La calotta, in pratica, è  stata adottata solo in una parte della provincia bresciana, con la Val Trompia in pole position.

Eppure sono numerosi i comuni che, dopo aver sperimentato la calotta, e visti gli "scarsi" risultati ottenuti, vogliono cambiare e passare al porta a porta.

La scelta dei due comuni della Val Trompia, quindi, non si capisce: i dati dei controlli (quartature) ci dicono che la materia differenziata proveniente dai comuni che hanno le calotte è di pessima qualità e i costi per la gestione molto più alti.

Oppure una scelta di questo genere "si capisce", visto che a qualcuno, chiamato inceneritore, in un modo in un altro si deve pur dare da mangiare... 

Meditate signori, meditate...

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