Zero Waste Food



L’associazione 5R ZERO SPRECHI è impegnata nella diffusione di un metodo per applicare queste 5R nel progetto Zero Waste Food: RIDUZIONE - RECUPERO - RIDISTRIBUZIONE- RICICLO - RIUSO
Tra le varie attività che proponiamo, c'è anche Zero Waste Food nelle mense scolastiche

Ptremessa

Ci sono dati allarmanti a livello internazionale, ma che dobbiamo assolutamente riportare nel nostro piccolo universo provagliese. Le risorse naturali, quelle che la Terra è in grado di rigenerare da sola, si esauriscono sempre prima. L'Earth Overshoot Day, il giorno in cui la popolazione mondiale ha consumato tutte le risorse terrestri disponibili per il 2017, quest'anno è caduto il 2 agosto. Stiamo consumando le risorse del nostro pianeta 1,7 volte più velocemente della capacità naturale degli ecosistemi di rigenerarsi. Per soddisfare la domanda degli italiani ci sarebbe bisogno di 4,3 "Italie".
Il calcolo del Global Footprint Network, organizzazione di ricerca internazionale, evidenzia come ogni anno questa giornata cada sempre prima a causa dell'aumento dei consumi mondiali di natura che comprendono frutta e verdura, carne e pesce, acqua e legno. L'anno scorso era stata celebrata l'8 agosto, due anni fa il 13 agosto, nel 2000 a fine settembre.
Ognuno può contribuire con piccole azioni per spostare avanti questa data.
Secondo una ricerca del 17 febbraio 2017, condotta dall’Università Cattolica di Brescia in 12 scuole primarie campione, ogni bambino avanza e quindi spreca circa 100 gr a pasto. Si pensi a questo spreco come mezzo piatto di pasta, una bistecchina, una mela appena assaggiata o un panino sbocconcellato.
Sicuramente anche la mensa di Provaglio ha uno spreco di cibo in linea con questi incredibili dati.
Sprecare il cibo non è solo un attacco all’ambiente, è anche un affronto alla povertà che imperversa nella nostra società. Quindi questo progetto con valenza ambientale, è soprattutto un progetto educativo e sociale. «Il cibo che si butta via è come se lo si rubasse dalla mensa del povero» [tratto dall'enciclica di papa Francesco “Laudato si”].




Obiettivi

Potremmo chiamare questo nuovo percorso “Buon appetito-Piatto pulito”. Educare i bambini-ragazzi ad assaggiare i cibi non conosciuti, o che piacciono poco, ma abituarsi a finire tutto ciò che si prende nel piatto. L’augurio di inizio pasto è una chiara comunicazione a ridurre gli sprechi. E’ necessaria una spiegazione del progetto ai bambini-ragazzi.
Zero Waste Food si pone il massimo traguardo della riduzione drastica dello spreco alimentare organizzando la ridistribuzione del cibo incontaminato a chi ne ha bisogno, sostenendo i diversi attori alla presa di coscienza degli sprechi.
L’obiettivo è di trasformare nel concreto la parola Rifiuto (alimentare) in RISORSA (sociale).

Legge

La legge n. 166 del 19 agosto 2016 ha come finalità la riduzione degli sprechi, favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale (legge GADDA).
L’assoluta novità di questa legge è la garanzia di snellezza nel donare cibo. Fra gli articoli è di notevole importanza quello che esplicita la caduta di responsabilità della ditta distributrice dal momento in cui cede il cibo ai volontari (art. 5 legge 166/2016). Dal momento in cui il cibo è in carico ai volontari si applicano le disposizioni della legge 155/2003 (legge Buon Samaritano): Lo Stato italiano equipara al consumatore finale le organizzazioni di volontariato che raccolgono e distribuiscono il cibo ai poveri. In tal modo non si rinuncia alla tutela della salute delle persone in stato di bisogno, bensì, nell’azione complessiva di sostegno e aiuto, si affida alle organizzazioni anche il compito di garantire la sicurezza alimentare, così come avviene nel contesto familiare.
Vi invitiamo ad una lettura di questa legge molto semplice e molto concreta, che potrette trovare qui 

Attori

In ZERO WASTE FOOD ci sono diversi attori, se uno di essi non partecipa attivamente e non sostiene il progetto, mette a rischio il successo del progetto stesso.
AZIENDA distributrice dei cibi
OPERATRICI MENSA: provvedono allo scodellamento e all’assistenza in mensa
INSEGNANTI RESPONSABILI MENSA: il valore educativo e di assistenza durante la consumazione dei pasti è fondamentale. Quando si è pronti per scendere in mensa è fondamentale, almeno le prime volte, ricordare a tutti di prendere con sé la CHILD BOX.
DIRIGENZA: garante che tutti gli attori rispettino il vademecum condiviso
COMMISSIONE MENSA: responsabili del progetto in qualità di principali sostenitori all’azione contro gli sprechi
AMMINISTRAZIONE: patrocinio al progetto con sovvenzione per acquisto dei CHILD BOX, oltre alle teglie e ai box di polistirolo per il trasporto del cibo.
FAMIGLIE: sostenere il progetto educativo della scuola, aiutando il bambino nella presa di coscienza che è buona regola non sprecare. Verificare quotidianamente il contenuto della CHILD BOX provvedendo alla rimozione di quanto avanzato e al lavaggio della stessa. Se il bambino non avrà con sé la CHILD BOX non potrà provvedere a portare a casa il cibo.
ASSOCIAZIONI VOLONTARI: il coordinamento tra associazione ed eventuali genitori per la ridistribuzione delle donazioni è di grande importanza.
ORGANIZZAZIONE VOLONTARI: è necessario coinvolgere volontari che possano portare le teglie di cibo incontaminato in giornata presso l’opera che penserà a distribuire i pasti.

STRUMENTI 
Individuazione di un’ORGANIZZAZIONE che abbia luoghi idonei e possa ridistribuire il cibo.
- CHILD BOX per far portare a casa alimenti confezionati, pane e il frutto.
- CARTELLONISTICA nei locali della mensa sono necessarie immagini ed istruzioni che ricordino il progetto in corso (si vedano le foto allegate a fine documento).
- Teglie alluminio con coperchi e contenitori in polistirolo per trasportare il cibo.


VADEMECUM

1 SCODELLAMENTO di dosi ridotte. Si ritiene che le signore assistenti in mensa nell’arco della prime settimane di scuola già conoscano i bambini/ragazzi fruitori del servizio, pertanto possano riconoscere le “buone forchette” alle quali scodellare dose piena e quelli che invece preferiscono la mezza dose con possibilità di fare il BIS. Per evitare che bambini timidi e timorosi non richiedano il Bis, saranno le signore a proporlo.

2 PANE i panini che dovranno essere piccoli. Ogni postazione avrà a disposizione il proprio panino, che se il bimbo non consumerà in mensa, potrà riporre nella CHILD BOX e portarlo a casa. L’obiettivo è di lasciare il pane incontaminato nei sacconi per essere donato.

3 ACQUA Ogni bambino asporterà la propria bottiglietta d’acqua dalla mensa. Le insegnanti presenti in mensa aiuteranno i più piccoli alla chiusura della bottiglietta per evitare “allagamenti” in cartella.


4 CHILD BOX Ogni bambino potrà inserire nella propria CHILD BOX alcuni alimentati avanzati: PANE, FRUTTO, BUDINO, MARMELLATA, ECC (è necessario verificare gli alimenti prelevabili dalla mensa…. Ad esempio Yogurt non è possibile portarlo a casa per problemi di temperatura). Le operatrici della mensa indicheranno cosa è possibile mettere nella Child Box.




Qui potete scaricare il pdf del progetto ZERO WASTE FOOD, per una maggiore diffusione


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