lunedì 25 settembre 2017

Il parlamento europeo in città. Protagonisti a tutela dell'ambiente: il video dell'incontro


Il Parlamento in città. Protagonisti a tutela dell'ambiente. Una bellissima mattinata trascorsa con gli studenti dell'istituto statale Giulio Natta di Bergamo. Presenti tra il pubblico anche due sindaci, oltre ad un consigliere regionale.
Si è approfondito il tema dell'utilizzo del CSS nei cementifici, portando all'attenzione della numerosa platea la recente petizione presentata pochi giorni fa a Bruxelles da una rete di comitati di tutta Italia su questa "stravaganza legislativa" tutta italiana...




Ci sentiamo di esprimere la nostra profonda gratitudine alla prof.ssa Maria Amedeo, preside dell'istituto Natta, per averci concesso l'uso della splendida aula magna. Ringraziamo poi la d.ssa Luisa Chiodi, direttrice dell'Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa (che ha organizzato con noi di 5R Zero Sprechi l'incontro) e moderatrice del tavolo di lavoro, la d.ssa Raffaella Zigon, membro di 5R Zero Sprechi, l'onorevole Eleonora Evi, europarlamentare M5S, il dott. Marco Caldiroli vice presidente di Medicina Democratica, il dott. Giorgio Elitropi di 5R Zero Sprechi, coordinatore e organizzatore di questo incontro (nonché cameraman) e il nostro presidente, Marco Migliorati.



Un grazie a tutti i volontari che hanno contribuito alla realizzazione: Sara, Gianna, Tania, Manuela, Edi, Federico.
Grazie anche ai ragazzi per la loro pazienza e al partecipato confronto e un grazie infine a tutti gli ospiti intervenuti a vario titolo anche da fuori provincia.




Complimenti al catering Magnolia che ha gestito molto bene e con qualità il rinfresco preparato al termine, con prodotti a chilometro zero e con stoviglie rigorosamente compostabili. Insomma, un evento Zero Sprechi a tutto tondo.

Ecco i video della prima parte...


e quelli della seconda parte.
Buona visione e buon ascolto!

mercoledì 13 settembre 2017

Due parole sulle macchinette mangia-rifiuti



Girano nella rete Internet video come questo sotto dove si vedono all’opera particolari macchinette mangia-rifiuti nelle quali inserire bottiglie di plastica, ottenendo in cambio soldi o buoni per fare la spesa. Queste macchinette mangia-rifiuti (Ecocompattatori) sono molto diffuse in Germania e qualcuno le vorrebbe importare anche in Italia.

In Germania, però, a differenza di quello che succede in Italia, i produttori di imballaggi sono i diretti responsabili della raccolta dei rifiuti. Queste macchinette (Ecocompattatori) sono gestiti dai produttori stessi e i soldi o buoni che rilasciano vanno a compensare il contributo che il cliente ha pagato al momento dell’acquisto del prodotto imballato.
In Italia invece gli oneri della raccolta (e, in senso più ampio, della gestione) dei rifiuti spetta per legge ai Comuni. Comuni che, attraverso i gestori, ottengono i cosiddetti rimborsi Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) a seconda del materiale: COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica), COREVE (Consorzio Recupero Vetro), COMIECO (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica), CIAL (Consorzio Imballaggi Alluminio), RICREA (Consorzio Nazionale Riciclo Imballaggi Acciaio) e RILEGNO (Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno) calcolati sulla base dei materiali restituiti alle piattaforme Conai. In Italia dunque di mezzo, tra il produttore e il cittadino, ci sono prima il Conai e poi il Comune, per legge. Se si vuole fare qualcosa, si deve prima cambiare la legge.
Boltiere qualche mese fa è stato installato un Ecocompattatore in un supermercato piuttosto noto. Bello! Però è un po’ come tirarsi una martellata sui piedi, nel senso che se tanti cittadini di Boltiere portassero il proprio alluminio e la propria plastica (mi sembra faccia lattine e bottiglie), la Servizi Comunali passerebbe in giro per le strade il giovedì a vuoto (anche se il giro degli addetti andrebbe comunque pagato).
Inoltre la Servizi Comunali non avrebbe alluminio e plastica da restituire alla piattaforma Conai che, una volta verificata la pesata, rimborsa il valore di alluminio e plastica al Comune di Boltiere.
Dunque il famoso Ecocompattatore si prende l’alluminio e la plastica belli puliti, se li vende e ci guadagna e ai cittadini di Boltiere resta il dover pagare il giro del giovedì.Qualcuno potrebbe quindi suggerire: “Allora potremmo togliere il giro del giovedì di plastica e alluminio e non pagare più il giro!”
Sì, però non tutti hanno tempo e voglia di andare all’Ecocompattatore e quindi il giro del giovedì non si potrebbe togliere.
Fonte: Meetup della Media Pianura Bergamasca

P.S. L'articolo in questione è stato scritto nel novembre del 2015. Di certo da allora la situazione specifica descritta (soprattutto quella riferita all'ecompattatore di Boltiere) è cambiata.
Resta sicuramente attuale il concetto espresso: se un tale sistema si pone come "alternativa concorrente" perché gestita da una società diversa rispetto al gestore che fa la Raccolta Differenziata in paese, il sistema non regge (e tutto quanto scritto sopra, ahimé, è ancora attuale); se invece, come sta avvenendo in questi ultimi tempi in molti altri paesi (si pensi, per esempio, al comune di Parma) gli ecocompattatori sono gestiti dalla stessa società che poi effettua anche la Raccolta Differenziata, allora le cose cambiano decisamente perché decade la concorrenza e entrambi gli strumenti "remano" nella stessa direzione.

lunedì 4 settembre 2017

Protagonisti a tutela dell'ambiente


Quali sono le possibilità per i cittadini di interagire con le istituzioni europee in maniera più diretta? Quali le opportunità e gli ostacoli inerenti alla presentazione di petizioni? Che ruolo svolge il Parlamento Europeo nella tutela dell’ambiente?
A queste domande, e a tante altre che sorgeranno spontanee in platea, si proverà a dare una risposta durante l’incontro pubblico che l’Associazione 5R Zero Sprechi e l’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa hanno organizzato per Venerdì 22 settembre 2017, a partire dalle ore 11, presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Industriale Giulio Natta, in via Europa, 15 a Bergamo, messa gentilmente a disposizione dalla preside, la professoressa Maria Omodeo.

Dopo i saluti iniziali di Marco Migliorati, presidente dell’Associazione 5R Zero Sprechi, interverranno come relatori Eleonora Evi, eurodeputato del Movimento 5 Stelle e membro della commissione petizioni e di quella ambiente, Marco Caldiroli, vicepresidente di Medicina Democratica e Raffella Zigon, membro di Associazione 5R Zero Sprechi. A moderare l’incontro, Luisa Chiodi, direttrice dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.

Durante i lavori, verrà presentata la petizione che numerosi comitati di cittadini di diverse zone d’Italia, unitisi in un unico coordinamento nazionale, hanno depositato al Parlamento Europeo pochi giorni fa in merito all’utilizzo nei cementifici del Combustibile Solido Secondario.

Una volta varato il Decreto Clini, nel 2013, un numero sempre crescente di cementifici italiani hanno richiesto di alimentare i propri impianti con un determinato tipo di rifiuti (gomme, pneumatici, plastiche, fanghi esausti da lavorazione industriale) definiti Combustibili Solidi Secondari (CSS), che hanno sì un costo minore rispetto ai combustibili tradizionali, ma il cui utilizzo all’interno di strutture diverse dagli inceneritori ha creato non poche preoccupazioni per l’ambiente e per la salute umana.
Ormai quasi tre anni fa Italcementi di Calusco d’Adda ha chiesto alla Provincia di Bergamo l’autorizzazione per bruciare ben 110 mila tonnellate di CSS e, nonostante le numerose rassicurazioni dell’azienda in tema ambientale, alcuni comitati di cittadini residenti nelle zone interessate dai fumi di ricaduta dei camini, visti i valori crescenti delle emissioni, hanno richiesto, raccogliendo quasi 10.000 firme, che venisse svolta un’analisi epidemiologica “preventiva”.

La tavola rotonda, aperta a tutti, farà seguito ad un primo incontro che, a partire dalle ore 9:30 sempre presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Industriale Giulio Natta, sarà rivolto esclusivamente agli alunni dell’Istituto, e durante il quale Eleonora Evi spiegherà agli studenti, al fine di contribuire a una migliore comprensione del ruolo nella vita democratica dell’Unione e nella definizione di politiche europee per i diritti fondamentali, il funzionamento del Parlamento europeo.

Al termine della mattina, seguirà un rinfresco a km zero, a rifiuti zero e a zero sprechi.


Associazione 5R Zero Sprechi