martedì 25 dicembre 2018

Abbiamo finito le scuse



"Mi chiamo Greta Thunberg, ho 15 anni e vengo dalla Svezia. Parlo a nome di Climate Justice Now. Molte persone dicono che la Svezia è solo un piccolo paese e non importa quello che facciamo. Ma ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. E se alcuni bambini possono ottenere titoli di giornale in tutto il mondo solo non andando a scuola, allora immagina cosa potremmo fare tutti insieme se lo volessimo davvero.
Ma per farlo, dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto possa essere scomodo.
Parlate solo di una crescita economica eterna e verde perché avete troppa paura di essere impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse cattive idee che ci hanno portato in questo casino, anche quando l'unica cosa sensata da fare è tirare il freno di emergenza. Non siete abbastanza maturi per dire le cose come stanno. E anche il fardello che state lasciando a noi bambini. Ma non mi interessa essere popolare. Mi interessano la giustizia climatica e il pianeta vivente.
La nostra civiltà viene sacrificata per l'opportunità di un numero molto ridotto di persone di continuare ad accumulare enormi somme di denaro. La nostra biosfera viene sacrificata in modo che i ricchi di paesi come il mio possano vivere nel lusso. Sono le sofferenze dei molti che pagano i lussi dei pochi.
Nel 2078 celebrerò il mio 75° compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno "perché non hai fatto nulla mentre c'era ancora tempo per agire".
Dite di amare i vostri figli sopra ogni altra cosa, eppure state rubando il loro futuro davanti ai loro stessi occhi.
Finché non inizierete a concentrarvi su ciò che deve essere fatto piuttosto che su ciò che è politicamente possibile, non c'è speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come una crisi.
Dobbiamo mantenere i combustibili fossili nel sottosuolo e dobbiamo concentrarci sull'equità. E se le soluzioni all'interno del sistema sono così impossibili da trovare, forse dovremmo cambiare il sistema stesso. Non siamo venuti qui per chiedere assistenza ai leader mondiali. Ci hanno ignorato in passato e ci ignoreranno di nuovo.
Abbiamo finito le scuse e stiamo finendo il tempo.
Siamo venuti qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alla gente.
Grazie"

martedì 4 dicembre 2018

R Rifiuti Zero



Volete capire come funziona la Tariffa Puntuale? Siete interessati alla questione dei rifiuti, ma non sapete esattamente cosa dice l'Europa? Un vostro amico vi assilla con la storia dei "termovalorizzatori che producono energia" e vorreste approfondire un po' di più l'argomento? Volete scoprire come si potrebbe smaltire in modo naturale sostanze come l'amianto mediante l'acqua supercritica? A tutte queste domande e a tante altre inerenti agli inceneritori e alla corretta gestione dei rifiuti potete trovare certamente una risposta leggendo R Rifiuti Zero - Dalle parole ai fatti - un agile libretto, scritto da Roberto Fiorendi e Gianluca Cuc qualche anno fa, ma sempre valido e attualissimo. Non dovete comprarlo; lo potete tranquillamente scaricare qui in formato .pdf e leggervelo tranquillamente anche dal vostro cellulare. Buona lettura!

sabato 1 dicembre 2018

E' nato il gruppo giovani della 5R Zero Sprechi!

YOUth in Action


COS’E’?
Letteralmente “gioventu’  in azione” 
Sappiamo che i giovani hanno energia, idee nuove e possono essere il motore che porta, anche chi è meno giovane, a prendere coraggio e avere speranza. 
Siamo anche consapevoli che associazioni come la nostra che svolgono svariate attività anche poco accattivanti a volte, non sono sempre un riferimento immediato per i giovani che si avvicinano al mondo della salvaguardia dell’ambiente, non tanto per la poca sensibilità, quanto invece per le giustificate altre attività alle quali i nostri ragazzi sono chiamati ogni giorno: studio, sport, lavoro, ma anche divertimento 

SCOPO
YOUTH IN ACTION è un gruppo interno alla associazione 5R Zero Sprechi che stiamo cercando di creare, non prevede riunioni fisse , incontri di carattere informativo o manifestazioni contro qualcuno o qualcosa  , ma un vero gruppo di chiamata all’azione mirato alla realizzazione di attività utili all’ambiente ed al nostro territorio. 

ALCUNI ESEMPI DI ATTIVITÀ
-Camminate per la raccolta delle plastiche parchi zone di grande affluenza 
-Attività di decoro urbano (Art Action) 
-Attività di piantumazione 
-Attività di animazione legata all’ambiente (RicicloQuiz)
-Attività di recupero giocattoli usati e ridistribuzione (RiGioco) 
-Attività con i ragazzi delle scuole e in collaborazione con amministrazioni locali 

In base alla circostanza alla necessità o al progetto proposto da uno dei giovani appartenenti al gruppo, si promuove una attività alla quale sono chiamati all’azione organizzando per tempo quel progetto 

E’ previsto un logo di appartenenza, che sarà stampato su una t-shirt tinta unica (bianca, blu, azzurra, gialla, rossa, viola). 

Se hai tra i 16 e i 29 anni e vuoi più informazioni, contattaci!
Sarà un piacere averti fra noi ... ti aspettiamo!

Coordinatrice: Daniela Miccoli 

venerdì 30 novembre 2018

Siamo certi che i rifiuti debbano necessariamente essere ardenti?


Abbiamo letto su Poputus, giornale per bambini allegato ogni martedì e giovedì a L'Avvenire, nel numero 2115 del 29 novembre 2018, un articolo dedicato alla questione degli inceneritori dal titolo “Rifiuti ardenti”. Premettiamo che il giornalino è scritto molto bene, con un taglio adatto ai ragazzi, usa parole semplici ed è sempre molto attento alla questione ambientale. E anche l’articolo in questione inizia bene: in Italia produciamo mediamente 500 kg a testa all’anno, un’esagerazione. L’ideale, si dice, sarebbe quella di produrne di meno, fare una buona raccolta differenziata e riciclare tutto. Proprio quello che ci dice di fare l’Unione Europea. Ma ecco che, a questo punto, l’articolo smarrisce il filo del discorso e fa nascere il “problema dei problemi”: “Ma i rifiuti che non riusciamo a riciclare? L’unica soluzione resta quella di bruciarli nei termovalorizzatori”. Subito dopo aggiunge: “Ma se la raccolta differenziata migliorerà nel futuro, ne serviranno sempre di meno”. A questo punto, pensavamo che la risposta alla totale inutilità agli inceneritori fosse automatica. Invece l’articolo insiste: non importa, "gli inceneritori resteranno indispensabili, serviranno ancora". E poi, "quelli moderni inquinano poco". La perla finale, poi “l’Italia deve decidere se costruire qualche nuovo impianto oppure se continuare a pagare per far bruciare i rifiuti ad altri”, fa a botte con la logica. Una tale affermazione, infatti non tiene conto del tempo necessario per costruire nuovi inceneritori, mediamente di otto anni. Contraddice poi il concetto di economia circolare di cui tutte le altre pagine di Popotus, anche nei numeri precedenti, sono permeate. Non tiene conto del principio di conservazione della materia che i bambini hanno imparato a scuola, ossia che i rifiuti bruciati non scompaiono: diventano per una piccola parte energia, ma il resto si trasforma in ceneri altamente inquinanti, da conferire in discariche, e in sostanze volatili molto pericolose (diossine e metalli pesanti). E non tiene conto, in ultimo, che un'alternativa agli inceneritori esiste e si può perseguire da subito: la strada è quella di Rifiuti Zero! Proprio in questi giorni, sono stati premiati i comuni ricicloni, comuni i cui abitanti hanno saputo dimostrare che si può produrre ogni anno una ventina di chilogrammi di secco residuo a testa, alla faccia dei “rifiuti che non si possono differenziare”. Diciamole queste cose ai nostri ragazzi se vogliamo provare a cambiare il nostro e, soprattutto, il loro futuro!
Comunque siamo certi che seguirà nei prossimi numeri di Popotus un bel chiarimento a queste "piccole inesattezze" ;-)

mercoledì 7 novembre 2018

Il nostro augurio al ministro Costa


Circa 2 mesi fa,  in quanto Associazione ambientalista, abbiamo voluto inviare poche righe di augurio per un buon lavoro e per portare il nostro sostegno al ministro dell’ambiente Sergio Costa che alcuni giorni fa ha risposto alla nostra lettera.
Ovviamente ne siamo felici, soprattutto leggendo che conosce le attività e l’impegno della 5R Zero Sprechi.
Quindi desideriamo rendere partecipi gli amici e i sostenitori della 5R pubblicando la lettera del ministro.

Grazie ministro e grazie a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, difendono l’ambiente e fanno del loro meglio per andare #VersoZeroSprechi

“SE TUTTI FACCIAMO POCO, 
INSIEME POSSIAMO FARE MOLTO“

#5RZeroSprechi



sabato 27 ottobre 2018

The Floating Rut: cosa sono i rifiuti?



L'intervento del nostro Roberto Fiorendi, esperto di strategia Rifiuti Zero, introdotto dal nostro presidente Marco Migliorati, a Orzinuovi (BS) durante la Trash Art, evento di Trash Art al quale l'Associazione 5R Zero Sprechi è stata invitata.
Roberto ha spiegato molto bene ai bambini presenti che cosa significa "riciclare" e che cosa siano i rifiuti. Perché, se seminiamo nelle nuove generazioni i valori fondanti dell'economia circolare, forse riusciamo ancora a salvare questo mondo...
#RifiutiZero #5RZeroSprechi


venerdì 26 ottobre 2018

No allo spreco di cibo, in tutte le sue forme


Nell'enciclica "Laudato sii" di papa Francesco, leggiamo: «Il cibo che si butta via è come se lo si rubasse dalla mensa del povero»
Nell’Italia di oggi, dove il numero delle persone che vivono in gravi condizioni di privazione materiale è sempre più in aumento, fa male vedere con quanta leggerezza si possa gettare e sprecare del cibo solo per divertire e divertirsi durante una festa di compleanno.
Il riferimento in questione è ovviamente la festa di compleanno organizzata dalla fashion blogger Chiara Ferragni  per il marito Fedez al Carrefour di City Life. L’obiettivo non dichiarato era certamente quello di   far parlare di sé, e ancora una volta ci sono riusciti. Ma è giusto mostrare cautela. L’inasprimento delle polemiche ha tuttavia complicato il giudizio che dovrebbe essere uno soltanto: la condanna per lo spreco di cibo.
Un fatto grave che deve invitare alla riflessione. Stiamo buttando il 30% del cibo nel mondo e il nostro Paese non è di certo escluso da questo vergognoso primato. Le mense dei poveri sono sempre più affollate e le associazioni di volontariato faticano ad accogliere le sempre più numerose richieste di aiuto.
Il video pubblicato dalla Ferragni non fa che accentuare quella discrasia tra chi considera normale e addirittura divertente cospargersi di verdura e chi quella verdura la cerca direttamente nell’immondizia.
Come Associazione 5R Zero Sprechi che cerca di  contrastare lo spreco, riteniamo gravissimo  ed offensivo  il comportamento di Fedez e Ferragni (sicuramente anche dei loro ospiti)  in occasione di questa festa similpopolare organizzata in un supermercato, che ricordiamo per molti cittadini indigenti,  luogo inaccessibile. Crediamo inoltre che chi è persona pubblica e gode di  visibilità dovrebbe utilizzare questo vantaggio per stimolare il pubblico alle buone pratiche dando l’esempio. Noi non siamo nessuno e non abbiamo alcuna visibilità, ma le feste noi le facciamo quando riusciamo ad azzerare lo spreco di cibo in una mensa, anche con pochi mezzi.

Associazione 5R Zero Sprechi

lunedì 24 settembre 2018

Festa dell’Avis a Bagnolo Mella: 5R Zero Sprechi presente!

In occasione della festa dell'Avis svoltasi a Bagnolo Mella (BS) dal 31 agosto al 06 settembre 2018, ed abbinata nei giorni 7/8/9 settembre alla sagra della Bassa Bresciana, nonostante avessero anche negli anni precedenti un occhio di riguardo sulla raccolta differenziata, gli organizzatori hanno deciso che per ridurre la quantità di secco residuo e tutelare l'ambiente è giunto il momento di utilizzare stoviglie compostabili e biodegradabili e installare all'interno della festa un Ecopoint gestito da Marco (il responsabile) e Marino per il conferimento dei vari rifiuti.
Pur essendo solamente all'inizio, questa giustamente è la strada da percorrere!!

venerdì 14 settembre 2018

Il vescovo di Lodi incontra la 5R

Il Vescovo di Lodi S.E. Mons. Maurizio Malvestiti mercoledì 12 settembre era presente in visita pastorale nella Parrocchia di Paullo; durante la serata ha avuto anche un incontro con la società civile, in modo particolare con le associazione presenti nel territorio.
Un evento, naturalmente, al quale ha partecipato con grande commozione anche la nostra associazione!
#5RZeroSprechi

venerdì 24 agosto 2018

La plastica, una risorsa che Dio "si è dimenticato" di creare...


La risorsa che Dio si è dimenticato di creare? Un titolo provocatorio per introdurre questo argomento importante relativo alla plastica ed al suo riciclo. Se oggi c’è un’emergenza sulla diffusione della plastica è proprio perché la plastica non è in natura. Giulio Natta, che l’ha inventata nel 1953, con la realizzazione dei primi polimeri, contribuì ad un percorso importante industriale, vista la composizione resistente e quasi indistruttibile oltre che malleabile, ma ora la plastica ci sta sommergendo, e lo testimoniano le isole di plastica negli oceani e la presenza di particelle di plastica anche nel ciclo alimentare, causate dalle tonnellate di micro-plastiche disperse in fiumi, laghi e mari.
Quella che era una caratteristica della plastica, diviene ora ostacolo non entrando nel ciclo naturale della terra, o di trasformazione come invece avviene per altre risorse. Oggi è urgente ridurre l’utilizzo della plastica, di conseguenza la produzione, e possiamo farlo anche nel nostro quotidiano, attraverso varie azioni come gli acquisti, preferendo: contenitori in vetro, vuoto a rendere, acquisti salumi al banco, confezioni con pochi imballaggi. Mentre l’industria e l’ingegneria convergono verso confezionamenti sostenibili, ed una ricerca di nuovi materiali facciamo del nostro meglio per separare correttamente la plastica che siamo costretti ad acquistare.
Negli incontri 5R o agli Ecopoint, ci troviamo a spiegare quali post consumo (rifiuti) vanno nella plastica, e spesso qualcuno sgrana gli occhi quando tra questi vedono che mostriamo i sacchetti argentati, o quelli degli snack, o del caffe. Ancora di più alcuni si meravigliano quando diciamo che non serve risciacquare i contenitori ed i bicchieri o stoviglie monouso prima di metterli nell’apposito contenitore, cosa indicata anche nelle linee guida Corepla (consorzio recupero plastiche) poiché gli imballaggi differenziati vengono lavati nei centri di riciclo. Queste informazioni che l’imballaggio sporco o lo lavi o va nel secco (indifferenziato), purtroppo vengono spesso diffuse da società di trattamento rifiuti e creano con questa informazione anche un danno; va ricordato che ciò che non riciclo va smaltito e pagato, ciò che riciclo viene rimborsato con una quota ai comuni (quindi a tutti noi).
Auguro a tutti i lettori buon viaggio… #VersoZeroSprechi. Se tutti facciamo poco …insieme possiamo fare molto.
Associazione 5R Zero Sprechi

sabato 14 luglio 2018

Un dosso per correre a Lodi Vecchio


Il 22 giugno 2018 a Lodi Vecchio l'Associazione 5R Zero Sprechi ha partecipato, insieme al Gruppo Podistico Raptorunners, nell'organizzazione della manifestazione Un dosso per correre, un modo simpatico per  correre, camminare, passeggiare o  fare jogging pensando all'ambiente, un patrimonio da conservare. Grazie alla nostra ormnai consueta postazione dell'EcoPoint, nulla è stato "buttato via", ma tutto è stato recuperato e avviato a riciclo. Per un mondo a Rifiuti Zero! 

 

 

 

domenica 8 luglio 2018

I rifiuti sono una risorsa preziosa!



I rifiuti sono una risorsa preziosa. Ce lo dice l'Europa! Verso una vera economia circolare 💪
#RifiutiZero #5RZeroSprechi

giovedì 14 giugno 2018

No CSS nei cementifici convocato a Bruxelles


Bruxelles, lunedì 18 giugno 2018, ore 15:00
Il PARLAMENTO EUROPEO ha convocato i Comitati per discutere la Petizione NO CSS nei cementifici.
Dopo aver superato il vaglio dell’Ufficio Petizioni del Parlamento Europeo, a Dicembre 2017, la Petizione predisposta dal COMITATO LA NOSTRA ARIA e da RETE RIFIUTI ZERO LOMBARDIA è stata pubblicata sul portale Europeo delle petizioni, riconoscendo così la fondatezza delle questioni sollevate.
Il prossimo lunedì 18 Giugno un rappresentante del Comitato La nostra aria e Marco Caldiroli di Medicina Democratica, principale autore del testo della petizione, saranno ricevuti a Bruxelles e spiegheranno, di fronte ai Deputati del Parlamento Europeo, le ragioni dei cittadini firmatari la petizione.
La petizione è nata ed è stata promossa nel corso del 2017 dalla Rete nazionale No Css nei cementifici, a cui aderiscono comitati e associazioni di numerose realtà italiane che subiscono il problema della combustione dei rifiuti in cementerie, tra cui il Comitato La Nostra Aria di SolzaRete Rifiuti Zero LombardiaNO CSS Movimento civico Cambiamo AriaComitato popolare Lasciateci RespirareComitato E Noi?Comitato Aria Pulita di Val d’ArdaComitato Basta Nocività in Val d’ArdaComitato Cittadini per l’Ambiente RuraleLegambiente PiacenzaNIM – Comitato No Inceneritore a MateraAssociazione 5R Zero Sprechi.
Cosa dice la petizione?
Con il Decreto Ministeriale 14 Febbraio 2013 n.22, c.d. Decreto “Clini”, il governo eleva al rango di combustibili alcuni rifiuti che hanno subito particolari trattamenti e controlli. Questa normativa si basa sul concetto di End Of Waste che implica però il rispetto di un’importantissima clausola determinante per la classificazione del rifiuto: si stabilisce che un rifiuto cessa di essere tale (End of Waste) ….se “l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà ad impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana”; ciò significa che, nel ciclo di “utilizzo” dei rifiuti, gli impianti che li utilizzano come combustibili non devono produrre un aumento delle emissioni o di ceneri residue. Cosa che invece sembra si sia verificata in impianti che li hanno utilizzati e ancora li utilizzano.
Così facendo è stato creato un vero e proprio commercio di tali materiali (che dal punto di vista pratico sono sempre rifiuti), liberamente gestiti nell’ambito di logiche commerciali della compravendita, divenendo quindi motivo di ingenti guadagni per chi li tratta a tutto danno per la salute pubblica e in totale spregio del concetto di recupero e riutilizzo della materia e della tutela della salute dei cittadini!
La Petizione chiede al Parlamento Europeo di:
  • intervenire con le opportune azioni affinché si arrivi all’abrogazione del Decreto “Clini” in quanto in palese contrasto con la normativa comunitaria in materia di rifiuti e loro utilizzo. Si vuole così eliminare l’anomalia che permette ai cementifici di bruciare rifiuti nel ciclo di produzione del cemento “spacciandoli”per “normali combustibili”, con l’effetto di incrementare in modo drammatico le emissioni nocive nell’atmosfera.
  • verificare se negli impianti italiani, in particolare i cementifici che adottano i rifiuti (CSS), vi sia stata violazione della normativa europea in essere in materia di incenerimento e coincenerimento.
LUNEDI 18 GIUGNO sarà l’occasione per ribadire di fronte all’Europa il nostro NO alla classificazione del CSS come combustibile! NO al CSS nei CEMENTIFICI!
Per chi ci volesse aiutare nel sostenere le spese di questa trasferta europea, diamo qui di seguito le coordinate bancarie dove poter fare un versamento: CC IT07R0889961440000000370483, causale “sostegno comitati”(possibilmente indicare nominativo, gruppo di appartenenza se presente e indirizzo e-mail per rimanere aggiornati sul seguito della discussione).
Grazie!
La petizione è pubblica e disponibile, nella sua forma sintetica, a questo indirizzo:
RINGRAZIAMO tutti quanti hanno contribuito al nascere e crescere di questa iniziativa, che racchiude in sé molte importanti competenze e supporti, e in particolare MEDICINA DEMOCRATICA ONLUS che ha ufficialmente patrocinato e, nella persona di Marco Caldiroli, contribuito fattivamente alla stesura della petizione,  ISDE ITALIA, che ha ufficialmente patrocinato la petizione,  Enzo Favoino, che ci ha dato lo spunto ideologico sulle linee guida della petizione, Roberta Angelilli, che ci ha seguito e consigliato nella definizione della struttura, l’eurodeputata Eleonora Evi, che ha sostenuto la petizione in sede europea, tutte le associazioni e comitati nazionali che hanno aderito ufficialmente raccogliendo firme e prestando il loro simbolo.
Comitato La Nostra Aria
Rete Rifiuti Zero Lombardia

lunedì 11 giugno 2018

Feste rifiuti zero anche a Brembate (BG) grazie alla 5R



Per il quarto anno consecuticvo, la Sagra di San Vittore e la Festa dell'oratorio a #Brembate vedono la presenza di una nostra postazione #Ecopoint. 
Sicuramente per arrivare a Rifiuti Zero c'è ancora tanto da fare, ma la strada è quella giusta! 
#EconomiaCircolare #RifiutiZero





domenica 10 giugno 2018

5R Zero sprechi alla festa di Campagnola



Siamo presenti fino a Domenica alla festa Campagnola a Borgo Poncarale con il nostro punto informativo 5R Zero Sprechi

La collaborazione con l’amministrazione che fa parte della rete Zero Waste Italy e con associazioni di Poncarale prosegue e ci troviamo in un paese dove negli eventi c'è già molta attenzione verso la riduzione di rifiuti.
Ieri venerdì 8 giugno si è chiuso con un risultato molto buono oltre 90% di differenziata.
Complimenti ai volontari dell’organizzazione dell’evento.



Quest’anno alla festa “La campagnola” c/o oratorio di Borgo Poncarale la scelta importante e ad impatto zero di introdurre le stoviglie COMPOSTABILI e da smaltire con il RESIDUO ORGANICO eviterà il più possibile l’uso di plastica e ci congratuliamo per questo passo #VersoZeroSprechi.



Vi aspettiamo per conoscerci e creare insieme nuovi progetti di contrasto con lo spreco a Poncarale
SE TUTTI FACCIAMO POCO ...INSIEME POSSIAMO FARE MOLTO!

La Sagra del Gelso diventa a Rifiuti Zero grazie alla 5R!


Il 7 giugno si è svolto un incontro Riciclo Quiz con lo straordinario gruppo dei giovani della parrocchia di San Nicola, che ringraziamo per l’ospitalità e la collaborazione.


Ci siamo così preparati insieme affinché la Sagra del Gelso, in programma dal 24 giugno, possa diventare un evento #RifiutiZero.



lunedì 30 aprile 2018

Flashmob contro l'uso del CSS a Tavernola Bergamasca


A fronte di svariati articoli usciti sui giornali, in cui si è "sintetizzato" quanto detto domenica in riva al lago con un "chiudiamo il cementificio (inceneritore) di Tavernola", vorremo precisare alcune cose.
Chi ha organizzato l'evento, cioè l'associazione 5R Zero Sprechi, l'ha fatto per evidenziare la pericolosità e la non "economicità" del bruciare CSS: usare CSS come combustibile in un cementificio significa bruciare plastica, pneumatici e gomme, significa emettere nell'aria sostanze inquinanti (diossine, metalli pesanti e pcb) 9 volte più elevate rispetto a quanto stabilisce la legge per gli inceneritori, significa incenerire materiali che potrebbero essere tranquillamente riciclati in larghissima parte e che invece sono pagati da noi cittadini con la nostra bolletta per essere inceneriti (circa 100 euro a tonnellata), significa produrre un cemento composto per il 15% da ceneri tossiche (senza dirlo a nessuno).
Altri, che hanno partecipato all'evento, hanno avanzato la proposta di chiudere il cementificio, non certo noi.
Ci preme da ultimo sottolineare come le stesse identiche problematiche ambientali e sanitarie evidenziate ieri a Tavernola Bergamasca (e sulle quali tutte i convenuti erano d'accordo) sono presenti in modo analogo anche a Calusco d'Adda (che conosciamo bene perché l'anno scorso abbiamo partecipato alla Marcia dei 5 camini organizzata dal Comitato "La Nostra Aria" che ieri era presente, ha parlato per bocca di Attilio Agazzi e ha evidenziato enormi criticità...

Grazie a Giorgio, Lucio e Michele.









P.S.
di seguito alcuni articoli per chi volesse documentarsi
Bergamo tv (estratto del telegiornale)

Teleboario
Il giorno
BresciaSettegiorni
Brescia Oggi