giovedì 11 maggio 2017

Economia circolare, la best practice di Contarina, un esempio per tutti!



Mentre Roma [ma non solo lei... meglio sarebbe stato dire "gran parte dell'Italia", NdR] è alle prese con la crisi rifiuti, in un costante rimbalzo di responsabilità, c'è un'Italia che crede e approfitta, anche economicamente, delle potenzialità dell'economia circolare. Poco più di tre ore di treno dalla capitale ecco infatti un modello, di valore europeo, nella valorizzazione del bene rifiuto. Porta a porta, differenziata, riciclo. Parole d'ordine declinate a Treviso da Contarina, sistema che vede coinvolti 50 comuni del trevigiano compreso il capoluogo.
Un esempio, che grazie a un'idea di Matteo Favero ha visto sul territorio più riciclone d'Italia arrivare in visita il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. Obiettivo: conoscere e approfondire le ricette vincenti del sistema Contarina e del Centro di Valorizzazione e Riciclo dei materiali.
Nel territorio servito da Contarina si riesce infatti a riciclare il doppio della media europea, producendo cinque volte meno rifiuti residui: la raccolta differenziata ha, infatti, raggiunto l'85% grazie all'applicazione della tariffa puntuale, tariffa media poco sopra i 100 euro. Il ministro Galletti: "Questa esperienza ci dice che è possibile fare la raccolta porta a porta con una percentuale elevatissima di differenziata, siamo all'85%, avendo una tariffa dei rifiuti più bassa della media nazionale e regionale. Sfatiamo allora il mito che fare la raccolta porta a porta costi di più. Ci dice anche che l'economia circolare conviene, perché il materiale non mandato in discarica [o ad incenerire, NdR], che è un costo, ma rivenduto come materia prima seconda diventa un ricavo. E' l'elemento base dell'economia circolare, avere meno rifiuti conviene non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico".
E' l'affermazione della filosofia dell'economia circolare nella sua massima espressione, come conferma Franco Zanatta, Presidente di Contarina SPA"Considerare il rifiuto non più come una cosa da bruciare o nascondere ma qualcosa che può diventare una risorsa che inserita nel processo produttivo ci rende molto più competitivi come sistema paese".


Nessun commento:

Posta un commento