martedì 4 gennaio 2022
L'eredità degli inceneritori...
sabato 4 settembre 2021
Sicuri che si debbano costruire ancora inceneritori?
Il solito accorato (e, ovviamente, disinteressato...) "grido d'allarme" dell'industria dell'incenerimento che, regolare come i monsoni asiatici, ci ricorda che occorre costruire nuovi #inceneritori (e in pochissimo tempo, per di più) perché la situazione non è più sostenibile...
Invece di ammettere il fallimento di queste scelte politiche, e cambiare immediatamente rotta, come già hanno capito e stanno facendo in quella parte di Europa citata a modello da seguire (che modello quindi non è più), si continua a ripetere la solita solfa: costruiamo ancora (e in 18 mesi!) degli inceneritori e facciamo sparire tutta la materia bruciata nel nulla, senza alcun tipo di cenere! 😅
A sto punto mi sa che si dovrà provvedere a riscrivere le regole della conservazione della materia e aggiornare tutti i corsi di scienze e fisica, a partire dalla scuola primaria... Ma evidentemente anche a questo provvederà #a2a
Una alternativa, più salutare e anche più economica per le nostre tasche, tra l'altro, c'è già... Si tratterebbe di diffondere in tutta Italia tutte quelle pratiche virtuose (vedi #StrategiaRifiutiZero) che, dove attuate, riducono la produzione di rifiuti annui a quantità minime (rendendo a pieno regime inutili gli inceneritori) e realizzando altissime le percentuali di raccolta differenziata (oltre l'80%). Di quello è meglio che non se ne parli mai... Meglio aspettare che altri usino la bacchetta magica, facendo soldi a palate sulla nostra pelle tra l'altro...
P. S. for dumnies
1) Chi fa economia circolare NON produce alcun rifiuto.
2) Bruciare (per produrre energia, acqua calda, eccetera) produce anche ceneri.
3) Le ceneri (nonostante i mille magheggi per infilarle ovunque) finiscono nelle discariche perché rifiuti.
4) Chi brucia NON fa economia circolare perché produce rifiuti.
domenica 15 agosto 2021
Ancora sul teleriscaldamento a Bergamo
Tempo fa una mia lettera inviata a L’Eco di Bergamo inerente al progetto del teleriscaldamento che riguarda la città di Bergamo trovò l’immediata risposta dell’ufficio stampa di a2a. La mia controreplica, scopro ora, non trovò più spazio. La ripropongo adesso con parecchio ritardo, sperando però che possa contribuire alla discussione nel merito.