lunedì 30 aprile 2018

Flashmob contro l'uso del CSS a Tavernola Bergamasca


A fronte di svariati articoli usciti sui giornali, in cui si è "sintetizzato" quanto detto domenica in riva al lago con un "chiudiamo il cementificio (inceneritore) di Tavernola", vorremo precisare alcune cose.
Chi ha organizzato l'evento, cioè l'associazione 5R Zero Sprechi, l'ha fatto per evidenziare la pericolosità e la non "economicità" del bruciare CSS: usare CSS come combustibile in un cementificio significa bruciare plastica, pneumatici e gomme, significa emettere nell'aria sostanze inquinanti (diossine, metalli pesanti e pcb) 9 volte più elevate rispetto a quanto stabilisce la legge per gli inceneritori, significa incenerire materiali che potrebbero essere tranquillamente riciclati in larghissima parte e che invece sono pagati da noi cittadini con la nostra bolletta per essere inceneriti (circa 100 euro a tonnellata), significa produrre un cemento composto per il 15% da ceneri tossiche (senza dirlo a nessuno).
Altri, che hanno partecipato all'evento, hanno avanzato la proposta di chiudere il cementificio, non certo noi.
Ci preme da ultimo sottolineare come le stesse identiche problematiche ambientali e sanitarie evidenziate ieri a Tavernola Bergamasca (e sulle quali tutte i convenuti erano d'accordo) sono presenti in modo analogo anche a Calusco d'Adda (che conosciamo bene perché l'anno scorso abbiamo partecipato alla Marcia dei 5 camini organizzata dal Comitato "La Nostra Aria" che ieri era presente, ha parlato per bocca di Attilio Agazzi e ha evidenziato enormi criticità...

Grazie a Giorgio, Lucio e Michele.









P.S.
di seguito alcuni articoli per chi volesse documentarsi
Bergamo tv (estratto del telegiornale)

Teleboario
Il giorno
BresciaSettegiorni
Brescia Oggi

Nessun commento:

Posta un commento