martedì 3 marzo 2020

Crisi climatica ed ambientale: comprenderla ed affrontarla

Conferenza a Brescia del 6 febbraio 2020 con Luca Mercalli


Luca Mercalli inizia parlando del clima nel tempo e delle “variabili fisiche e biologiche”, dalle quali si riesce a stimare quale sia stata la temperatura migliaia d'anni fa, per esempio, gli anelli degli alberi o l’andamento dei ghiacciai, il ritrovamento di fossili ed i termometri isotopici (cioè una stima tra gli isotopi e la temperatura).
Il primo termoscopio è stato realizzato da Galileo Galilei nel 1607, mentre Daniel Gabriel Fahrenheit inventa il termometro ad alcol nel 1709, a cui seguì quello a mercurio nel 1725. Nel 1742 Andres Celsius propose l'introduzione di una scala centigrada.
Dalla metà del 1700 iniziano a diffondersi in Europa e da questo momento si iniziano a rilevare i dati, quindi da questo momento le stime sono molto più precise perché basate su dati.


Il grafico parte dall'anno zero e dal 1800 si ha una precisione più alta nella rilevazione.

Tra il 1600 e il 1800 si ha la “piccola era glaciale” e poi, fino a metà del 1900, la temperatura risale a valori medi, ma dal 1950 la crescita è eccessiva, quindi non si può usare la storia per giustificare il cambiamento climatico, perché i tempi sono totalmente diversi.
Cosa genera la “piccola era glaciale” di cui si hanno tracce anche nei quadri dei pittori dell’epoca.
Si stima che ci sia stato un piccolo raffreddamento del Sole, quindi cause esterne alla terra non si possono ricercare; in realtà sono state una serie di enormi eruzioni vulcaniche. La prima e più devastante è stata quella del vulcano Samalas in Indonesia nel 1257. Il Samalas è un vulcano enorme, le cui ceneri nella stratosfera hanno causato questo raffreddamento: le polveri nella stratosfera impediscono ai raggi solari di arrivare sulla Terra.
Non essendoci internet, in Europa non si sapeva dell'eruzione del Samalas; a Genova, nel 1260, si ferma il commercio per il freddo. Oltre al Samalas, nel giro di qualche centinaio d'anni, altri grandi vulcani eruttano.





Osservando il trend di questo grafico, si vede bene come dal 1980 si ha un aumento deciso della temperatura media, con un trend molto accentuato, ed è questo che deve far riflettere su quale sia la causa, che non si spiega con nessuna causa naturale.
Stiamo andando verso qualcosa di ignoto...
Luomo di Similaun (Otzi) è stato ritrovato nel 1991 ed è perfettamente conservato e datato circa 5300 anni fa: vuol dire che non si è mai de-ghiacciato, cioè che è da 5300 anni che i ghiacciai non erano così piccoli.

Cause del riscaldamento globale
I vulcani? emettono qualche punto percentuale di anidride carbonica rispetto agli uomini.
Il Sole? In questo periodo è pure più freddo...
Quindi la colpa è da imputare alla nostra CO2, o meglio ad un mix di gas, tra cui la CO2.
La CO2 in atmosfera la si studia analizzando il ghiaccio del Polo Sud, che è una zona climaticamente stabile; attualmente si sono studiati 3200 metri di ghiaccio sui 3500 di quelli presenti al Polo Sud.
Noi Homo Sapiens abbiamo circa 200mila anni siamo sopravvissuti a due glaciazioni; l'uomo ha iniziato a muoversi dall'Africa 40mila anni fa, l'agricoltura ha circa 10mila anni. Quindi noi siamo preparati al freddo, ma al caldo? Evolutivamente è una cosa nuova.
Già ora siamo fuori dalla zona di temperatura che ci ha permesso di vivere.
Attualmente, produciamo 40 miliardi di tonnellate di CO2 l'anno.






Cronologia degli studi sul cambiamento climatico

Il primo studio che collega carbone ad effetto serra è di Svante August Arrhenius e risale ad oltre 100 anni fa.
Nel 1979 viene redatto un primo documento in cui tutti gli scienziati erano d'accordo e che prevedeva un aumento della temperatura di 2-3 °C. Quindi già da questa data si poteva cominciare a fare qualcosa.





Jimmy Carter (Presidente degli Stati Uniti dal 1977 al 1981), sensibile ai temi ambientali, fa installare dei pannelli per il riscaldamento dell'acqua alla Casa Bianca.
Ronald Reagan, il suo successore, li fa togliere: vincono le lobby.
Da questo momento comincia la corruzione degli scienziati e la diffusione di informazioni false, tutte cose provate!
Tutti i settori in cui ci sono grandi interessi economici cercano di rallentare o ostacolare la scienza.
Grazie a Reagan e Margaret Thatcher si va verso una “nuova prateria di sviluppo”.
Finalmente, nel 1992 la politica riconosce il problema clima, problema che per la scienza era già noto da tempo. Si firma la convenzione quadro sui cambiamenti climatici: tutti i paesi membri la firmano, USA inclusi e si stabilisce la cura: diminuire la combustione del carbonio.
Negli anni si succedono le Conferenza delle Parti (le COP), cui partecipano vari paesi del mondo, per decidere cosa fare.
Nel 1997, a Kyoto, si fissa l'obiettivo di ridurre del 5% le emissioni di CO2 rispetto a quelle del 1990; a questo obiettivo però si ribellano i paesi non industrializzati che vogliono la bella vita grazie al petrolio.
George BUSH si toglie dal protocollo di Kyoto, che doveva essere rispettato dai paesi sviluppati, così si posticipa l'entrata in vigore del protocollo.
Nel 2005 Putin firma l'attuazione del protocollo di Kyoto. Una svolta ambientalista? No, semplicemente fiuta il business del gas, da sostituire al petrolio.
Un po' di vantaggio lo porta, perché calano le emissioni dell'Europa, ma l'Asia diventa il primo inquinatore del mondo.
La COP21 di Parigi è firmata anche da Obama.
La COP25, svoltasi nel dicembre 2019, porta sostanzialmente ad  nulla di fatto e Trump se ne esce dall'accordo di Parigi.
Le chiacchiere e gli impegni vanno e vengono, mentre le leggi fisiche sono invarianti dalla Creazione delle Terra.



Il grafico riporta la CO2 in atmosfera alla data delle varie COP, conferenze durante le quali si doveva agire per trovare accordi al fine di diminuirla.




Come funziona l'uomo
Oggi, il negazionismo o è pagato o è frutto di ideologie.
Per come ci siamo evoluti, noi rifiutiamo la prevenzione a lungo termine! Un esempio è il nostro rapporto con il fumo: sappiamo che fa male e che ci farà ammalare, ma molti di noi continuano imperterriti a fumare.
La specie Homo Sapiens ha circa 200 mila anni, e per 190 mila anni siamo stati cacciatori e raccoglitori, quindi ci si occupava di sopravvivere giorno per giorno.
Al tempo non si conservava nulla!
Il nostro cervello si è quindi programmato per eventi a breve termine.
Circa 10 mila anni fa, il clima si stabilizza e diventiamo sedentari, questo porta a ragionare almeno di anno in anno.
Al tempo, in tutto il mondo si stima ci fossero 5milioni di sapiens, in epoca romana 30milioni.

Danni fatti
Segue una serie di danni ambientali fatti dall'uomo in questo anni.
Pensiamo all’arma nucleare: una guerra nucleare compromette la vita per migliaia di anni.
Pensiamo se i nostri guai fossero stati causati dagli Egizi… ora saremmo incavolati con loro, ma non potremmo farci fare nulla.
L'Australia brucia a causa dei cambiamenti climatici: c'è stata la combinazione dell'anno più caldo con quella dell'anno più secco. Già nel 2013 i climatologi australiani avevano previsto un aumento degli incendi, avviso rimasto inascoltato, a conferma dell'effetto Cassandra e della mancanza di sensibilità alla prevenzione.

Il futuro
Non possiamo più guarire il clima! Il danno è fatto. Se da oggi ci comportassimo come un “buon padre di famiglia”, a fine secolo avremmo +1 °C, perché già 1 °C ce lo siamo giocati in 100 anni. Guardando la storia, restando nei +2 °C, siamo nel limite della variabilità, si starà un po' peggio ma ci possiamo adattare.
Tuttavia la raccolta dei dati ed i modelli matematici continuano a migliorare, per questo ad oggi si prevede che continuando con il modello “Business as usual” (cioè l'attuale modello di sviluppo basato sulla crescita infinita e lo sfruttamento) a fine secolo ci saranno +7 °C!
Con +8 °C, a Brescia si avrebbe il clima di Karachi, in Pakistan.
Durante l'estate del 2003, per il caldo sono morte 70000 persone in Europa.
In questo momento, stiamo pagando 40 anni di inerzia nel non far nulla.
Con +6°C si avrebbe uno spostamento di 1000 metri di quota, cioè se noi siamo a 200 metri sul livello del mare, questo clima lo ritroveremo a 1200.








Dal grafico, si vede bene quanto sono aumentate le maree oltre i 110 cm a Venezia. 
Kiribati, le isole Salomon e diversi altri atolli delle Maldive, tra poco dovranno trovare un altro posto  dove andare perché stanno per essere sommerse.

Raffronto con la temperatura umana
Quando siamo a 36°C, stiamo bene.
A 37°C abbiamo la febbre, ma stiamo ancora abbastanza bene.
A 38°C stiamo male.
A 42°C siamo morti!

Soluzioni al cambiamento climatico
La più importante è la riduzione dei gas serra dovuti al petrolio, ma in generale tutte le combustioni: questo vorrebbe dire cambiare il modo di produrre energia e i nostri movimenti ed abitudini. Occorrono pannelli solari. per produrre energia da fonti rinnovabili; occorre però riuscire a stoccare l'energia (ad esempio si sta studiando l'idrogeno per riuscire a stoccare l'energia elettrica).
Non sprecare energia, utilizzando l'ecobonus.
Sviluppare la mobilità elettrica, ma va bene anche una macchina che faccia oltre 20 km con un litro. La Tesla non è una macchina ecologica, con la batteria di questa macchina se ne possono costruire 3. Anche in questo campo, come dice Papa Francesco, occorre essere umili.
È necessario muoversi meno: i voli sono Low Cost perché non pagano il danno ambientale; nel caso di Luca Mercalli, è da 2 anni che non prende l'aereo per andare in vacanza e si impegna a non prenderlo se non in caso strettamente necessario.
Meno è meglio! Anche per il cibo, anche meno carne o altri prodotti animali, ma di qualità più elevata e proveniente da filiera breve (cosa che nella nostra zona sarebbe veramente possibile realizzare).
Rinunciare al superfluo! Sappiamo che questo non sarà una passeggia, ma occorre provarci...
Infine, attuare una decrescita demografica, attuabile tramite l'educazione; la crescita zero è l'unica cosa buona in Italia, almeno dal punto di vista ambientale.

Pigrizia e fallimento
Nel futuro dell'umanità è previsto il fallimento (cosa a cui non ci si pensa mai).
Cita Churchill e la politica che mise in atto di confronti di Hitler; già nel 1934 aveva capito cosa stava succedendo in Europa.
Primo Levi, analizzato dopo, ha detto che non si è agito solo ed esclusivamente per pigrizia… se nel 1937 fosse fuggito in America, non sarebbe stato nei campi di concentramento.
Churchill, nel suo primo discorso il 13 maggio 1940 alla Camera dei Comuni disse “non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore”, non dà lo zuccherino a nessuno parlando di ciò che sarebbe stata la seconda guerra mondiale.
Occorre rinunciare al superfluo, perché tra 5 o 10 anni ci potrebbero essere delle dittature climatiche.

Cosa salvare?
- sistema sanitario
- istruzione pubblica
- cibo
- acqua ed aria
- casa

Con queste ultime 3 cose (cibo, acqua e aria, casa) possiamo vivere dignitosamente.
Evitare quindi le vacanze a New York o alle Maldive…

Punti di non ritorno 
Sono dei meccanismi che se accadono saranno impossibili da fermare, a scapito della vita.
Sono almeno una decina, tra cui la fusione del permafrost ed il lavoro dei batteri anaerobici
Un altro, molto importante, è la scomparsa della banchisa polare, cioè lo “strato bianco” ai poli: questa superficie riflette buona parte dell'energia dei raggi solari; in sua mancanza viene accumulata dal mare, che quindi si andrebbe a riscaldare. Si andrebbe così ad innescare un meccanismo che si autoalimenta, liberando forze nascoste che non possiamo proprio controllare.
San Francesco diceva “La Terra che ci sostenta e ci governa”. Non mette quindi l'uomo al centro, ma mette la natura, dice grazie alla natura per la sua esistenza e ricorda che si devono rispettare le leggi fisiche.

Cementificazione


La pedogenesi è l’insieme dei processi fisici, chimici e biologici che portano alla formazione del suolo nel corso del tempo.
La Pianura Padana è il miglior suolo del mondo, confermato anche da una varietà di colture, perché è ricca d'acqua e non ha molto vento, a differenza delle pianure americane (in cui il vento disperde il suolo buono). Il suolo cementificato è irrecuperabile!
Il suolo si produce in centinaia d'anni, per questo dovremmo capire che tesoro abbiamo!

Come segregare la CO2
1- Piantando alberi, ma sono lenti e non basta lo spazio per compensare tutte le nostre emissioni, al massimo con gli alberi potremmo compensare il 30% della nostra CO2
2- Industrialmente, qualcuno pensa di stoccarla, ma c'è la termodinamica, per cui cercare di imprigionarla costa (energeticamente) di più che non lasciarla in natura (e lasciare che con i suoi tempi la natura la assorba).

P.S. di un'analoga conferenza, tenuta a Bergamo sempre da Luca Mercalli,  sempre sullo stesso argomento, potete trovare qui il video integrale.

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