sabato 14 gennaio 2017
Inquinamento: a proposito di stufe, caldaie e “regole d’oro”
In un video diffuso da Bergamo News, l’assessore all’ambiente del comune di Bergamo Leyla Ciagà ha descritto alcune semplici “regole d’oro” per inquinare di meno. Tra queste, ha dato particolare “enfasi” all’utilizzo di “stufe e caldaie di ultima generazione” e al fatto di “scegliere della legna secca, stagionata e pulita, meglio ancora se conservata in un ambiente areato. Anche il pellet deve essere di ottima qualità per far sì che l’impatto ambientale sia il più basso possibile”. Tutti questi preziosi accorgimenti ridurrebbero l’inquinamento da polveri sottili.
Vorremmo innanzitutto ricordare all’assessore che, da uno studio dell’EPA (Environmental Protection Agency), l’equivalente della nostra ARPA statunitense, ripreso e pubblicato dalla rivista Environmental Health Perspectives specializzata nella pubblicazione di recenti scoperte scientifiche nel campo delle scienze e della salute ambientale, appare alquanto evidente che la combustione delle cosiddette biomasse non ha grandi effetti sull’aumento di concentrazione di polveri sottili (PM 2,5).
Pensiamo che l’assessore, invece, dovrebbe attivarsi con maggiore energia nella riduzione dei rifiuti avviati ad incenerimento (il cosiddetto secco residuo della raccolta differenziata e gli ingombranti), che a Bergamo si attestano ancora sui 180 kg pro capite.
Nei comuni dove è attiva la Raccolta Differenziata mediante la Tariffa Puntuale, questo dato è sceso ben al di sotto della media nazionale: a Parma è di 50 kg, mentre a Boltiere (per restare in terra bergamasca) è di 54 kg per abitante.
Naturalmente tutto questo materiale, oltre a non venire bruciato perché differenziato correttamente dai cittadini, si trasforma in maggiori contributi Conai che finiscono ancora nelle tasche dei cittadini stessi il cui comportamento virtuoso è premiato con una sensibile riduzione della Tari (a Boltiere, comune di 6.000 abitanti, c’è stato un risparmio di 120 mila euro).
Tra l’altro, ricordiamo che l’attuale giunta Gori che amministra Bergamo inserì nel programma elettorale proprio la Tariffa Puntuale e siamo venuti anche a sapere che una delegazione bergamasca ha fatto visita proprio a Parma per “imparare” come fare la Tariffa Puntuale.
Aspettiamo con ansia di conoscere a breve i dati dell’analisi merceologica...
Invece di pensare alle piccole stufe che usiamo qualche mese all’anno per scaldarci, dando raccomandazioni sul tipo di legna che si brucia, sarebbe meglio fare qualcosa per provare a spegnere quelle “grosse stufe” chiamate inceneritori, facendo in modo magari che non brucino materiale che potrebbe essere tranquillamente recuperato e avviato a nuova vita.
Giorgio Elìtropi
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